Bergamo è pronta ad accendere i riflettori sulla seconda edizione di MADE Film Festival 2024, la tre giorni che dal 15 al 17 novembre trasformerà Daste Bergamo e la sala cinematografica Lo Schermo Bianco nel polo del cinema d’impresa. Un appuntamento imperdibile in cui la cultura e la memoria d’impresa saranno fortemente valorizzate attraverso i linguaggi audiovisivi, unendo tradizione e innovazione e portando sul grande schermo le sfumature di un patrimonio imprenditoriale che affonda le radici nella storia e guarda al futuro con occhi nuovi. Il Festival è uno dei due filoni, insieme alla residenza artistica MADE IN, che compongono il più ampio e trasversale progetto MADE nato nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, e che si inserisce in una fitta rete di relazioni territoriali e nazionali, esaltando il patrimonio culturale d’impresa e valorizzando il dialogo tra diverse istituzioni e soggetti del mondo economico e culturale.
MADE è un progetto ideato dalla Camera di commercio di Bergamo e realizzato da Lab 80 film, in stretta collaborazione con Fondazione Dalmine, Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo, GAMeC e Museo delle Storie di Bergamo. Made Film Festival gode del patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Beneficia del patrocinio e del sostegno del Comune di Bergamo e del patrocinio e della collaborazione di Unioncamere. Il festival gode altresì dei patrocini di Assocamerestero, Regione Lombardia, Università degli Studi di Bergamo e Museimpresa, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo. Anche l’edizione 2024 vede partner la Camera di commercio di Brescia e Confindustria Bergamo. Grazie a questa ampia sinergia, MADE Film Festival si conferma come un appuntamento centrale per la cultura imprenditoriale, fortemente radicata nel nostro territorio.
Il programma disegna perfettamente il pensiero e l’intento del Comitato tecnico-scientifico di MADE Film Festival 2024 che ha voluto tracciare un percorso che esplora la cultura d’impresa attraverso un approccio inclusivo e innovativo, privilegiando il dialogo tra tradizione e nuove forme di narrazione. Le scelte rispecchiano l’intento di raccontare le molteplici sfaccettature del mondo manifatturiero e del lavoro, riferendosi alla grande industria, ma anche a quella che possiamo indicare come piccola impresa, fabbrica o laboratorio artigianale, in cui la presenza della macchina non esclude l’intervento manuale che, anzi, è parte integrante del processo lavorativo. Questo equilibrio tra memoria storica e visione futura si manifesta nella varietà delle sezioni del festival, dai cortometraggi realizzati durante la residenza artistica alle opere in concorso, selezionate per la loro capacità di rappresentare con creatività e profondità il mondo del lavoro.